domenica 10 febbraio 2013

Il Rottweiler


Questo cane viene descritto come equilibrato, protettivo e determinato, ma anche tranquillo, obbediente, addestrabile, coraggioso, indipendente e fedele al padrone al quale ricambia abbondantemente gli affetti e le cure che gli vengono offerte. In ogni caso, l'istinto alla difesa del territorio è, in questo cane, molto forte, e la sua reazione contro quelle che esso percepisce come minacce territoriali può essere fatale.......... 
Anche se perfettamente in grado di svolgere attività da guardia, si consiglia di non abbandonarlo a se stesso relegandolo in un giardino, recinto o appartamento per troppe ore della giornata. Lasciato crescere in balia di se stesso, il cane rischierebbe di diventare eccessivamente aggressivo e incontrollabile anche con le persone che non minacciano la sua proprietà................................[fonte Wikipedia]
Domenica 10 febbraio 2013 ore 7:30.
Sto correndo da una ventina di minuti, la mia corsa è a dir poco pesante. Ho ripreso gli allenamenti da una settimana (dopo tre mesi di stop!) e c'è da rimettere in moto la macchina. Vado piano cercando di ritrovare l'appoggio dei tempi migliori. Via Campana è deserta, fa freddo ma le sensazioni sono positive. Da lontano scorgo la sagoma di un rottweiler steso a terra con la testa poggiata sulle zampe anteriori. Sembra stia dormendo ma è meglio stare attenti. Lo fisso con attenzione cercando di capire quale siano le sue intenzioni. Le sue orecchie si rizzano, ha sentito i miei passi. Alza la testa e punta gli occhi verso di me. Scorgo la catena che lo tiene legato, faccio un sospiro di sollievo e passo dall'altro lato della strada........ la catena può essere lunga anche 200 metri, meglio essere previdenti. Si alza in piedi e comincia ad abbaiare, è enorme! Più mi avvicino e più le sue manifestazioni di "collera" aumentano. Ormai sono ad una ventina di metri dalla belva che comincia a correre verso di me. La catena non è 200 metri..... la catena è INFINITA perché è spezzata. Subito arresto la mia corsa e mi fermo a fissarlo. Il cucciolo non blocca la sua corsa e mi fa capire che vuole attraversare la strada per venirmi a salutare. La foto ritrae perfettamente la scena che si presentava ai miei occhi! Fa un primo tentativo per attraversare ma una macchina lo caccia all'indietro. Faccio qualche passo lento per cercare di allontanarmi ma il risultato è pessimo. La sua furia non si placa e tenta nuovamente di venire dal mio lato. Passa un furgoncino che lo ricaccia indietro. Mi guardo intorno, non c'è nessuno. Siamo io e l'elefante a giocarci la partita. Il suo terzo tentativo va in porto. Corre come una furia verso di me. Resto immobile (scuola Venturino D'Avella) con le mani stese lungo il corpo per non dare agganci alle sue fauci. Sembra indemoniato. Salta, sbatte i denti, abbaia, ringhia nei miei confronti....... ed io immobile! Non oso fare nulla..... sta già abbastanza incazzato. Sicuramente sarà fuggito da qualche giardino, non è abituato alla presenza degli estranei. Una macchina si ferma in soccorso. Incrocio lo sguardo della signora che sta al volante ma non posso fare nulla. All'improvviso il miracolo. Qualcosa lo distrae per un attimo. Si pianta a terra con le sue quattro zampe fissando un punto lontano. Io vedo la luce e con uno scatto felino mi catapulto nella macchina del soccorso. L'animale si accorge che l'ho fatto fesso ma è troppo tardi...... sono già in macchina verso la salvezza. Dopo 300 metri scendo, ringrazio la signora che mi ha salvato e ricomincio a correre. Chiudo l'allenamento dopo un'ora e quindici minuti di corsa...... sono felice, sono vivo. Poteva andare male oggi. Se non fossi rimasto immobile e avessi tentato la fuga sarebbe andata male. La bestia non aspettava altro che rincorrere la sua preda.
Venturino, se questa sera sono qui illeso a scrivere il mio post, è grazie a te......
A proposito........ sono tornato e che gli ODIPRUVE RELOADED comincino a tremare!
P.S. Nel prossimo post vi spiegherò chi sono ed il perché del loro nome. A presto.

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